Leggi le mail

 

Nota: chiunque non desideri veder pubblicata la propria corrispondenza privata con Dani,
può inviare un messaggio al curatore del sito, cliccando
qui.

Il 3 marzo 2002 Dani risponde  a un amico

Ciao G.,
grazie per le informazioni sul Reader.
Dovresti valutare la possibilità di un nuovo indirizzo,
se vuoi puoi utilizzare lo stesso di Yahoo oppure
da tin, libero, uno  ecc.
Per l'accesso ad internet puoi mantenere quello che hai.
Quando mandi il tuo indirizzo a L.
lui provvede ad inserti come moderatore.
Ciao, sono stato molto contento di essere stato un po' insieme
Dani

 Gentile L.,
>
> sono F. G., l'insegnante che ti ha presentato Dani Scaini al Ted.
> Questa e-mail è per dirti che penserei di accettare il ruolo di moderatore
> della lista dw- primaria, insieme a Dani.
> Il cambiamento è dovuto alla cortese disponibilità di Dani nel
supportarmi
> in questo periodo per me particolarmente intenso.
> Conosco la filosofia del didaweb  perché da tempo sono iscritto alle liste:
> dovrei conoscere però le modalità del nuovo ruolo che mi accingo a
> svolgere.
> Attualmente sono iscritto con una e-mail poco affidabile (ricevo ma non
> posso spedire) dovrei probabilmente riscrivermi.
>  Un caldo saluto

Il 3 marzo 2002 sul tema dell'e-learning

In merito al tema della formazione in presenza e a distanza
presento l'argomento come risposta ad alcune domande.
Credo sia importante porsi molte domande e vi invito ancora a condividerle.

1. Quali sono le caratteristiche peculiari della lezione in presenza e per
quale motivo, nonostante le critiche ricevute, ha rappresentato per secoli
il modello didattico per eccellenza?

La lezione in presenza si svolge in un rapporto di compresenza
spazio-temporale tra l'allievo e l'educatore. Si basa su una originaria
unitarietà fisica tra il cucciolo e la madre. Fa riferimento alla storia
della cultura stessa inizialmente orale e su contesti operativi come quelli
dell'apprendistato.
L'avvento dell'istruzione formale ha in prevalenza istituzionalizzato
modalità derivate dalla originaria cultura orale assumendo come centrale il
vincolo della condivisione spazio-temporale.
Più soggetti vengono concentrati nello stesso luogo, indotti a svolgere le
stesse attività nello stesso tempo e a uniformare atteggiamenti e stili di
pensiero al modello vigente.
Caratteristiche principali:
· interazione alunno-docente (l'inflessione, il tono, la gestualità, la
mimica, la ridondanza della comunicazione orale aiutano la comprensione);
· semplicità di erogazione;
· abitudine e organizzazione dello studio;
· utilitaristico per la selezione di concetti più importanti e raccolta di
altre informazioni;
· possibilità di interagire con il docente e sentirsi parte di un gruppo;
· sostegno alla motivazione allo studio.


2. Quali sono le differenze sostanziali tra i modelli di comunicazione in
presenza, a distanza e mediata dal computer?

Comunicazione in presenza.
La comunicazione in presenza dipende dal qui e ora; non richiede tecnologie;
rende possibile una comunicazione uno a uno e uno - molti; usa la voce e gli
aspetti prossemici; mantiene il clima sociale; richiede presenza fisica ed
emozionale nel contesto di apprendimento.

Comunicazione a distanza.
La comunicazione a distanza è indipendente dal qui e ora; richiede
tecnologie di uso comune; rende possibile una comunicazione uno a uno e
uno - molti; comunicazione testuale e multimediale; orientata
all'introflessione; coinvolgimento nel percorso di apprendimento.

Comunicazione mediata da computer.
La comunicazione mediata da computer è indipendente dal qui e ora; dipende
dall'alfabetizzazione informatica; rende possibile una comunicazione uno a
uno, uno - molti, molti - molti; contrazione degli indici simbolici
paralinguistici ed extralinguistici e comunicazione ipertestuale; orientata
a sollecitare l'espansione e l'arricchimento del clima sociale; presenza in
uno o più contesti di apprendimento.


3. Quali sono i vantaggi "potenziali" della formazione in rete?

La formazione in rete sembra più adatta a livello di:
· Arricchimento delle idee; potenzia nel numero, consentendo a tutti di
prendere la parola e di prenderla in momenti diversi come nel web forum, le
possibilità di braistorming in presenza.
· Costruzione di un archivio condiviso; in cui tutti possono esporre
osservazioni sul materiale degli altri.
· Costruttivismo di rete; quale si trova negli approcci in cui allievi usano
strumenti comuni per creare ambienti modelli.
Ulteriori fattori di forza riguardano risparmio di tempo e denaro negli
spostamenti, autonomia di elaborazione, velocizzazione ed esplosione delle
interazioni possibili, memoria del percorso didattico, ampliamento dello
scaffolding, flessibilità nelle forme di condivisione - cooperazione,
pubblicazione dei prodotti.


4. Quali sono le condizioni fondamentali attraverso le quali definire un
sistema di formazione a distanza?

Le condizioni fondamentali sono:
· separazione fisica e svincolo dalla contemporaneità;
· organizzazione didattica strutturata che la distingue dallo studio
individuale;
· presenza di collegamenti telematici;
· impiego sistematico di formazione remota, virtuale e vicaria;
· disponibilità di comunicazione a due vie;
· forma industrializzata di istruzione;
· dichiarazione formale circa criteri e regole di studio.

A presto
Dani Scaini

Il 9 marzo 2002 continua

Continuo la presentazione di temi e riflessioni
in merito alla formazione on-line.
Ciao
Dani

_______________________

Cos'è l'e-learning

L'incontro tra tecnologie di rete e formazione a distanza (FAD) ha dato vita
all'e-learning, (letteralmente "apprendimento elettronico") espressione che
indica tutte le modalità didattiche che utilizzano il web, le reti
telematiche e i sistemi per la comunicazione multimediale. Gli ambienti di
e-learning quindi sono particolari siti internet creati da aziende o da
istituzioni per erogare corsi di formazione e per supportare la
comunicazione e la collaborazione fra gli studenti e fra studenti e docenti,
in rete.
L'e-learning è il risultato di un percorso di sviluppo della formazione a
distanza, iniziato con i corsi per corrispondenza, proseguito poi con la
didattica via tv satellitare e su CD ROM, fino all'inizio degli anni '90,
quando Internet ha offerto uno strumento comunicativo flessibile e
interattivo, capace di supportare un dialogo coinvolgente fra docenti e
alunni e di creare nuove occasioni di collaborazione fra individui distanti.
Dalla fine degli anni '90 gli investimenti in e-learning sono aumentati
esponenzialmente mentre le istituzioni si sono mobilitate per favorirne
l'impiego nei progetti di formazione e riqualificazione professionale (si
pensi ad esempio all'Iniziativa E-Learning della Commissione Europea).
Oggi il mondo della didattica può contare su una grande varietà di strumenti
e di metodologie che mirano a sviluppare nuove opportunità formative per i
pubblici più diversi.

I vantaggi dell'e-learning

Seguire i corsi in qualunque momento, 24 ore su 24,  sette giorni su sette,
scegliere le modalità comunicative più adatte, personalizzare il metodo e i
tempi dell'apprendimento in base alle proprie esigenze e indipendentemente
dal luogo fisico: la flessibilità è senza dubbio il grande punto di forza
dell'e-learning, che ne fa un'opportunità insostituibile per tutti coloro
che desiderano aggiornare le proprie competenze professionali, arricchire la
propria cultura personale, imparare una lingua straniera o riprendere
percorsi di studio interrotti in precedenza. Si capisce quindi quanto
l'e-learning possa essere efficace, ad esempio, nei progetti dedicati al
"lifelong learning" (formazione permanente), un settore a cui diverse
istituzioni nazionali e internazionali stanno dedicando ingenti  risorse (si
veda ad esempio  il Progetto Eda)
La flessibilità è un vantaggio non solo per chi fruisce dei corsi, ma anche
per chi li progetta e li realizza. E' infatti estremamente facile, rapido ed
economico aggiornare e integrare i contenuti dei corsi, riconfigurare
offerte formative ad hoc, valorizzare contributi di diversa natura (es.
materiali di convegni, videointerviste, documentazione interna ecc.)
includendoli nei contenuti formativi proposti. La tecnologia avanzata
consente, inoltre, di creare ambienti di apprendimento in cui studenti e
tutor possono entrare in contatto in modo estremamente facile e intuitivo.
L'e-learning è infatti fortemente orientato al contatto umano, alla
comunicazione interpersonale, alla condivisione della conoscenza.

E-learning a scuola

La diffusione dell'e-learning nella scuola è stata finora ostacolata da due
fattori principali: il primo era un vincolo tecnico, la lentezza delle
connessioni via modem, che limitava fortemente le potenzialità della
didattica multimediale; oggi, grazie alla disponibilità di connessioni a
banda larga ADSL, i progetti di formazione on line possono utilizzare
materiale audiovisivo e contare su tecniche interattive avanzate (classi
virtuali, videoconferenze, ecc.). Ma, oltre a limiti tecnici, esistevano
resistenze di tipo culturale, dovute, nella scuola, a un forte scetticismo
iniziale nei confronti delle nuove tecnologie. Oggi bisogna riconoscere che
quella diffidenza era in gran parte giustificata da prodotti e logiche di
progettazione troppo poco attente alle esigenze degli utenti. Soprattutto la
scarsa cura nella realizzazione dei sistemi di comunicazione e condivisione
on line ha contribuito a creare l'immagine dell'e-learning come modalità
didattica fredda, priva di relazioni umane, ridotta a trasferimenti di bit
fra i server (i grandi computer che contengono le banche dati e gestiscono
le resti) e le menti degli utenti.
La situazione oggi è molto migliorata, soprattutto grazie all'adeguata
valorizzazione degli aspetti dominanti della cultura della rete che sono
l'interattività, la facilità di comunicare e di collaborare a distanza,
l'opportunità di esplorare nuove forme di presenza e di relazione fra i
diversi attori del processo didattico, come dice Antonio Calvani -
Professore associato di Tecnologie dell'Istruzione e Didattica e
Responsabile del laboratorio di Tecnologie dell'Educazione all'Università di
Firenze - nell'intervista a Webscuola: e-learning significa proprio
"sviluppare dimensioni di formazione in un'ottica più sociale e
collaborativa". videointervista


L'e-learning per la scuola ha un duplice valore: è una grande opportunità di
migliorare e integrare l'offerta formativa e allo tempo stesso uno strumento
efficace per la formazione interna. I dirigenti scolastici italiani, che
negli ultimi anni hanno affrontato cambiamenti profondi nella pratica
professionale e sono diventati sempre più protagonisti della crescita della
scuola, possono utilizzare l'e-learning come spazio di autoformazione e di
aggiornamento professionale in cui trovare percorsi formativi specifici, in
grado di supportarli nello sforzo di rinnovamento della scuola italiana nel
nuovo scenario europeo; in cui condividere esperienze e sviluppare relazioni
con colleghi italiani e stranieri e promuovere attività di aggiornamento dei
docenti, offrendo loro opportunità di autoformazione sempre disponibili. In
questa prospettiva Giovanni Biondi, Direttore dell'INDIRE, intervistato da
Webscuola, individua nell'e-learning uno strumento formativo particolarmente
vantaggioso per migliorare la qualità dell'insegnamento.
videointervista

E-learning e didattica tradizionale
Nel colloquio con Webscuola, il Direttore dell'INDIRE Giovanni  Biondi ha
anche sottolineato come le nuove tecnologie rappresentino un'importante
opportunità di ripensamento della didattica tradizionale e possano
contribuire all'elaborazione di metodologie innovative ed efficaci.
videointervista

Grazie ai progressi dei prodotti per l'e-learning e alla disponibilità di
connessioni a Internet a banda larga (adsl), oggi sono sempre di più i casi
in cui sistemi di e-learning integrano e supportano con successo anche la
didattica in aula. Vediamo quali sono le forme di utilizzo più comuni:

Supporto della didattica dopo le lezioni: gli studenti possono consultare on
line oltre al materiale utilizzato per le lezioni in aula, approfondimenti,
esercizi svolti ecc. Possono inoltre interagire fra loro e con il
professore, sia in modalità asincrona (ad esempio con bacheche virtuali e
e-mail) sia con la modalità sincrona, che consente al docente di svolgere
un'attività di "ricevimento" on line, dialogando in rete con genitori e
alunni. Molto rilevanti in questo ambito i progetti dedicati al recupero
videointervista

Supporto per la didattica durante le lezioni in aula: gli strumenti più
utilizzati sono Internet, spesso usata come una grande biblioteca, e i cd
rom. La videoconferenza e i sistemi per la cooperazione on line stanno
cominciando a diffondersi (grazie al miglioramento della qualità delle
connessioni a Internet) ad esempio per attività didattiche che coinvolgono
più istituti come progetti europei ecc.
Supporto per l'apprendimento delle lingue: i laboratori linguistici on line
possono supportare sia le lezioni faccia a faccia, in cui docente e alunni
hanno a disposizione ausili didattici multimediali (video, audio,
animazioni, grafica ecc.) e possono interagire facilmente con studenti e
insegnanti stranieri, sia l'apprendimento on line dopo le lezioni, in
modalità sincrona e asincrona.
Formazione per i disabili: è un ambito di utilizzo emerso di recente e in
fase di rapida espansione, come ha sottolineato Massimo Faggioni,
coordinatore dei servizi Web dell'INDIRE. videointervista
Recentemente l'istituto ha lanciato un portale dedicato alle tecnologie
didattiche per l'handicap, per supportare gli insegnanti di sostegno.
videointervista

Come sottolinea Antonio Calvani, oggi la sfida è quella di progettare
percorsi formativi in cui le diverse modalità di comunicazione siano messe
in relazione e valorizzate. videointervista

E-Learning sincrono e asincrono

Per capire adeguatamente le potenzialità dell'e-learning è necessario tener
presente una prima fondamentale distinzione:

Attività sincrone: docenti (o tutor) e studenti sono collegati a Internet
simultaneamente. La forma più comune è quella della "classe virtuale"; i
principali vantaggi di questa modalità risiedono nella possibilità di creare
classi con alunni e docenti dislocati in luoghi anche molto distanti tra
loro (il costo è sempre quello del collegamento a internet), e di utilizzare
materiale di supporto in qualsiasi formato (lucidi, siti, video, ecc.).
Attività asincrone: lo studente fruisce dei corsi in formato ipertestuale,
che possono presentare testi, immagini, video (videolezioni), test di
valutazione, simulazioni, risorse on line da consultare (dizionari,
enciclopedie, archivi). Il punto di forza della modalità asincrona (detto
anche "in autoformazione") è la flessibilità di utilizzo: l'utente può
accedere al corso in qualunque momento e in qualunque luogo disponga di un
pc (i corsi possono essere sia su Internet, sia su CD ROM).
Le esperienze realizzate negli ultimi anni hanno dimostrato che nella
maggior parte dei casi la strategia migliore è quella dei progetti formativi
misti, in cui le diverse modalità di apprendimento via web si alternano,
beneficiando anche, quando è possibile, di momenti di riepilogo e di
verifica in aula.

Un tema per la chat

In merito al tema dell'incontro di chat del 21 marzo,
propongo come argomento generale della chat
la relazione tra processi di insegnamento e utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (TIC).
Sarebbe interessante prima di giovedì proporre e condividere un insieme
di domande più specifiche sul tema.
Per esempio che relazione c'e' tra gestione del tempo e TIC?, ecc.

Un caro saluto
Dani Scaini

> Ciao a tutti,
> propongo a tutti i partecipanti alla lista informadoc2
> un ulteriore incontro di chat per giovedì 21 marzo alle ore 21.
> Per partecipare alla chat andare all'indirizzo della lista
> http://it.groups.yahoo.com/group/informadoc2/
> e selezionare "chat" nei link a sinistra.
> Con una certa lentezza si aprirà la pagina della chat.
> E' possibile che vi chieda l'istallazione di qualche programmino (nel caso
> basta cliccare su si).
> Consiglio di fare alcune prove di apertura della chat
> e di scrittura e utilizzazione delle varie opzioni.
> Giuliana ha depositato nell'area file alcune riflessioni sulla chat e
spero
> possano seguire anche quelle degli altri partecipanti.
> L'idea e' di fare una parte organizzata, come fosse una riunione di
lavoro,
> seguendo il giro di tavolo. Il tema dell'incontro possiamo definirlo nei
> prossimi giorni.
> Se avete problemi chiedete pure,
> in lista ci sono colleghi esperti.
> Ciao
> Dani Scaini

Il suo amico G. dice in una e-mail

Ciao a tutti,
sono G., insegnante elementare, prestato alla Facoltà di Scienze
della Formazione Primaria di Genova, come supervisore del tirocinio pratico.
Vivo in un bellissimo posto a qualche km da Genova, tra gli ulivi e il mare
di fronte. (Forse è il 2° posto che Dio ha creato per le proprie vacanze,
direbbe Angelo)
Nella scuola mi occupo  di informatica, dalla gestione dei laboratori
all'indirizzo del circolo per quanto riguarda l'informatica.
Dall'amico Dani Scaini ho appreso molto di quello che so e faccio (in campo
informatico), ma soprattutto ad avere uno sguardo di sistema.
Ho una formazione psicopedagogica (università di Padova) e sono uno
psicomotricista formatosi con B. A.  Ho qualche esperienza di
gestione dei gruppi di formazione.
Sono contento di iniziare quest'esperienza con voi (conosco già L.): mi
aspetto di imparare molto, cercherò di mettere a disposizione quello che so
e sono per le finalità che condivideremo.

 Rivolto al 3° Circolo

Cancellate il messaggio,
e' meglio essere prudenti con questo tipo di messaggi,
in ogni caso non da' nessuna informazione utile.
Ciao
Dani

> Siamo un po' perplesse perché il messaggio non è accompagnato da alcun
> commento o presentazione.
> Inoltre non abbiamo garanzia che tale messaggio sia esso stesso un virus.
> Si aspettano chiarimenti a tal proposito da parte del nostro Dirigente.

Ed ancora

Mi e' stato fatto questo invito.
Sarebbe interessante che voi del gruppo
3circolo-infanzia ed anche della continuità
portaste un vostro contributo.
Grazie
Dani

Caro Dani

potresti inviare un commento tuo o di qualche tua maestra sul curricolo o
sulla continuità
nel nuovo forum...verticale che passione?
http://w3.didaweb.net/forum/list.php3?site=dw&bn=dw_icomprensivi
grazie
m.

Ancora una proposta per il 3° Circolo

Cari docenti,
come potete notare ho inviato questo messaggio
con l'indirizzo e-mail
dani.scaini@istruzione.it

Ho acquisito questo indirizzo dal sito del ministero pubblica istruzione
http://www.istruzione.it/posta_docenti/default.htm  

seguendo la procedura che e' specificata
e inserendo il vostro codice fiscale e
il codice meccanografico della nostra scuola "IMEE013009"
potete anche voi avere un indirizzo con estensione  nome@istruzione.it
che vi potrà essere utile anche per i corsi on line che vorrete seguire.

Saluti
Dani Scaini

Nella chat di marzo 2003

Ciao a tutti,
tenendo conto delle riflessioni giunte sulla chat
e delle difficoltà tecniche che ci sono state nell'ultima sessione
propongo a tutti i partecipanti alla lista informadoc2
un ulteriore incontro di chat per giovedì 4 aprile alle ore 21.

Per partecipare alla chat andare all'indirizzo della lista
http://it.groups.yahoo.com/group/informadoc2/
e selezionare "chat" nei link a sinistra.
Consiglio di fare alcune prove di apertura della chat
e di scrittura e utilizzazione delle varie opzioni.

Si possono verificare due livelli di problemi;
il primo legato alla lentezza della connessione
(verificate che la connessione sia ad almeno 48000bps facendo doppio click
sulle icone dei computer della connessione);
la seconda legata alla impostazione di Explorer
verificate in Strumenti -> Opzioni Internet -> Avanzate
che il compilatore Java sia attivo.

Se nonostante questo avete dei problemi provate ad usare NETSCAPE
E' un Browser che trovate in qualsiasi CD allegato ad un rivista di
informatica come per esempio PcWorld. Netscape dovrebbe risolvere anche i
problemi di Rita che usa
Windows Millenium. In ogni caso vi sarà utile avere un Browser alternativo

Se avete problemi chiedete pure,
in lista ci sono colleghi esperti.
Ciao
e ancora auguri di Buone Feste
Dani Scaini

Intelligenze e tecnologia

Nella biblioteca di Mediamente
http://www.mediamente.rai.it/biblioteca/
troviamo articoli molto interessanti per il nostro corso
Buona Lettura
Dani Scaini

Università più vicina allo sviluppo della personalità. Gardner. "Sempre più
possibile con le nuove tecnologie"
Lo psicologo statunitense spiega come le nuove tecnologie supportino una
formazione a misura di personalità

Di Laura M.

Con il riordino dei cicli scolastici e la riforma universitaria è salita
alla ribalta l'esigenza -sempre dibattuta, mai soddisfatta- di una scuola
che renda possibile una formazione al passo coi tempi. Una formazione che
sia in accordo con le mutevoli richieste del mercato del lavoro e che
esprima un certa flessibilità in accordo con le esigenze di formazione
individuale. Una scuola, insomma, fatta “a misura di studente”.

In questa prospettiva alcune facoltà italiane hanno presentato dei progetti
di corsi di laurea che prevedono la possibilità di seguire lezioni presso
facoltà esterne. In questo modo, accanto ad un troncone didattico che offre
un percorso di tipo tradizionale, lo studente avrebbe la possibilità di
costruire creativamente il suo profilo e le sue conoscenze integrandolo con
rami didattici eterogenei rispetto al corso di laurea di partenza.
L'integrazione crescente di saperi 'umanistici' e saperi di tipo scientifico
attuabile secondo il modello di “formazione aperta e flessibile”
presenterebbe così un doppio pregio: personalizzare la formazione in accordo
con le proprie inclinazioni e rispondere con più efficacia alle richieste
professionali in un mercato che tende sempre più allo sviluppo di strumenti
creativi e originali per la risoluzione dei problemi in ogni campo.

A questo riguardo Howard Gardner, professore di psicologia all'Università di
Harvard, nonché uno dei precursori teorici nello studio della varietà delle
intelligenze umane, (conosciuto soprattutto per la sua teoria delle
intelligenze multiple) suggerisce nuovi scenari didattici per coltivare le
doti di ciascuno studente.

"Ci sono almeno altre sei intelligenze, incluse quella musicale, quella
cinestesica corporea, che è l'intelligenza del ballerino, dell'atleta,
dell'artigiano, dell'attore; due tipi di intelligenza personale, che
consiste nella comprensione delle altre persone, come esse lavorano, come
motivarle, come andare d'accordo con loro; l'intelligenza interpersonale,
che consiste nella comprensione di se stessi, di chi si è, di cosa si cerca
di raggiungere, di quello che si può fare per avere maggiore successo nella
propria vita. Recentemente ho aggiunto una nuova intelligenza chiamata
"intelligenza naturalistica", che consiste nella capacità di riconoscere
diversi oggetti nella natura: esseri viventi, piante, animali, e anche altre
cose in natura come le rocce, o nuvole o tipi diversi di tempo"

convinto sostenitore della non riducibilità della varie forma intellettive
ad un'unica logica Gardner ritiene che queste intelligenze si combinino in
modo diverso in ogni persona. "Qualcuno è più forte nell'intelligenza
linguistica, qualcuno in quella spaziale" ci dice lo psicologo e, dato che
ogni singolo avrà attitudini e disposizioni differenti, il tipo di
formazione didattica dovrà avere un livello di personalizzazione molto
elevato.

"Proprio perché non possiamo trattare tutti come se fossero uguali, dobbiamo
cercare di capire le intelligenze dei bambini e personalizzare,
individualizzare l'educazione il più possibile. In questo senso si può
insegnare in molti modi, e si può anche stimare o valutare in molti modi ciò
che lo studente sta imparando".

È proprio in accordo con questa prospettiva psicologica che prende piede il
ruolo predominante delle nuove tecnologie nella misura in cui possono
offrire molti modi di studiare e padroneggiare il materiale didattico.

"Ogni intelligenza tradizionalmente fa notare Gardner impiega diverse
tecnologie. Un'intelligenza linguistica comporta la semplice tecnica della
penna, del libro, del microfono; l'intelligenza logica e matematica implica
la tecnologia del pallottoliere, della calcolatrice oppure dal computer;
l'intelligenza musicale ha a che fare con gli strumenti, i sintetizzatori e
così via"

Se è chiara, dunque, la relazione tra la tecnologia e ogni tipo di
intelligenza, ci si chiederà che funzione esplicano i computer e la Rete.
Nonostante Gardner accordi alla tecnologia un alto valore meramente
strumentale, giudica positivamente il ruolo dei computer nella formazione
educativa.

"la tecnologia -ci dice- è solo uno strumento, niente di meno e niente di
più. Ho una penna qui. Essa è uno strumento. Posso usare la penna per
scrivere un sonetto, come Shakespeare o Dante. Allo stesso modo i computer
possono essere usati per manipolare le persone o per liberarle, i computer
possono essere usati per insegnare alla gente nello stesso noioso modo
rigoroso in cui si è insegnato per moltissimi anni, o possono essere usati
per insegnare in modi molto nuovi. Ovviamente, mi piacerebbe che le
tecnologie venissero usate nei modi che liberano gli individui, che
consentissero loro un maggiore accesso alle cose rispetto al passato".

Strumento liberatorio o persecutorio, come tutte le forme mediatiche che
acquistano un potere in virtù della capacità di diffondere o permettere
l'esplicazione di differenti contenuti, la tecnologia si colora, secondo
G., di grandi potenzialità per quanto riguarda l'educazione.

"Dalla mia prospettiva, la più grande promessa della tecnologia è quella di
individualizzare l'educazione. Se un insegnante ha 30 o 40 studenti e non ha
a disposizione alcuna tecnologia, non ha molta scelta: lui o lei deve
leggere o dare a tutti lo stesso compito. Ma se, per esempio, un insegnante
ha 30 o 40 studenti, ma ciascuno studente possiede il proprio computer con
il CD ROM o il video disk player, allora, l'insegnante può insegnare le
frazioni in un modo ad uno studente e in un altro modo ad un altro studente,
e può altresì offrire allo studente vari modi di mostrare ciò che capisce.
Così la tecnologia mantiene la promessa di personalizzare ed
individualizzare l'educazione molto più che nel passato".

Perché questo modo di intendere l'educazione ha oggi una così grande
importanza?

"Perché -afferma Gardner- tradizionalmente, l'educazione è stata un segno di
selezione. Il riconoscimento veniva accordato a chi riusciva in una attività
di omologazione. Se noi individualizziamo o personalizziamo l'educazione,
invece, ognuno potrà affermarsi in forza delle proprie potenzialità, e non
si costringeranno le persone a rispettare un certo prototipo"
Se l'utilizzo delle nuove tecnologie rappresenta dunque un passo in avanti
per il potenziamento delle disposizioni individuali, il progetto di una
scuola sempre più flessibile ed aperta alla auto costruzione delle proprie
conoscenze rispecchia, inoltre, la risposta ad una democratizzazione dei
processi sociali. Là dove, per processo democratico, si intenda un sistema
di garanzie che preservi la collettività dalla omologazione e che tutela i
gruppi ed i singoli nel sostegno delle proprie caratteristiche peculiari.

Il testo integrale dell'intervista ad Howard Gardner è reperibile
all'indirizzo
http://www.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=157&tab=int

Sui testi delle chat

Le chat con applet java, come la nostra di yahoo
non hanno un comando per poter salvare il testo della chat.
In pratica tutte le chat di questo tipo non possono essere salvate.

Esiste un trucco per poter in parte risolvere il problema.
Esiste un tasto in genere "Stampa" che da solo o combinato "ctrl+Stampa"
permette di fare l'immagine in formato gif dello schermo del computer.
In pratica premendo quel tasto si mette negli appunti l'immagine di quello
che in quel momento vedo sul computer e quindi se sono in chat fa l'immagine
di quello che in quel momento e' visibile.
L'immagine che ho negli appunti la devo poi incollare in una pagina vuota di
un programma di gestione delle immagini e poi la salvo con nome.
In questo modo faccio velocemente l'istantanea di pezzi di chat che posso
poi riesaminare.

In ogni caso può essere utile imparare a fare l'istantanea dello schermo
del computer anche quando si naviga in Internet.

Se non sono stato chiaro fammi sapere.

La chat comunque e' uno strumento molto immediato come una chiaccherata. In
una riunione si usa fare il verbale, non vedo in genere molti registratori.
In molti casi si usa fare la stessa cosa per la chat, uno si prende il
compito di stendere la sintesi e inviarla via e. mail al gruppo.
La chat inoltre e' uno strumento delicato per discutere di decisioni da
prendere, tende a radicalizzare le posizioni ed accentua lo scontro.
Il mio consiglio di utilizzare il blocco notes mentre si e' in chat e'
orientato a seguire meglio il flusso di ciò che si vuole scrivere.

Mi piacerebbe un confronto per condividere l'idea che avete sui vari
strumenti e sul loro contesto ottimale di utilizzo.
Per riesaminare i forum consiglio di dare un'occhiata a questo indirizzo
http://w3.didaweb.net/forum/

Cordialmente
Dani Scaini

> Avevo fatto una domanda, durante l'ultima, travagliata chat, riguardo
> alla possibilità di salvare tutto o in parte il contenuto. Dati i
> tempi stringenti della chat, spesso è impossibile appuntarsi
> informazioni; inoltre non sempre, a fine chat, ci si ricorda di tutti
> gli argomenti trattati, e sarebbe bello poter salvare,
> temporaneamente, i contenuti, per poi rivederli e trattenere le cose
> che giudichiamo importanti. E' possibile fare ciò?
> Spero che giovedì avremo più fortuna. G.

Sul blocco notes

(G.)
> Quando parli di blocco notes, parli di carta e penna?

(Dani)
Intendo dire il Blocco note di Windows che si trova in
Start -> Programmi -> Accessori

(G.)
> Ho un'altra domanda: quando voglio rielaborare un messaggio ricevuto e
> rispondere a frasi ben precise, come ho fatto con te stasera, in che modo
> posso differenziare la mia scrittura dalla tua e renderla più
> identificabile? Ho  riprovato con l'opzione "formato" , ma tutte le opzioni
> utili (stile, carattere, paragrafo) erano inattive. Grazie, G.
(Dani)
Un modo semplice e' quello che sto usando ora.
Quando si fa rispondi, ad un messaggio ricevuto, il testo del messaggio
e' contrassegnato all'inizio di ogni riga dal segno >.
Se si vuole distinguere più nettamente il proprio testo da quello di altri,
in messaggi con interventi multipli, si usa mettere il nome.
La lista e' settata in formato testo e quindi non si possono utilizzare le
opzioni come stile, carattere, paragrafo.

Ciao
Dani Scaini

Dani propone un glossario sull'e-learning

GLOSSARIO
a cura di Mario Rotta


La diffusione delle pratiche di educazione in rete sta rapidamente
modificando anche il linguaggio. Molti termini inglesi sono entrati a far
parte del gergo quotidiano di chi si occupa di questa nuova dimensione
dell'apprendimento e spesso si usano anche varie sigle, talora di
significato non del tutto intuitivo. Quello che segue è un piccolo glossario
per orientarsi meglio all'interno dei nuovi scenari.


CMC - Computer Mediated Communication
La sigla identifica qualsiasi tipo di comunicazione mediata dal computer e
di conseguenza le problematiche connesse ai cambiamenti introdotti dal
computer nella comunicazione interpersonale o all'interno di gruppi. La CMC
è oggetto di studi specifici.

CSCW - Computer Supported Cooperative Work
La sigla indica il settore di studi che si occupa delle metodologie e degli
strumenti che possono favorire il lavoro collaborativo in rete o, più in
generale, il lavoro collaborativo mediato dalle nuove tecnologie.

E-Learning
Il termine sta per Electronic Learning ma, più in generale, indica il legame
crescente tra offerta formativa e new economy e suggerisce quindi l'idea che
conoscenza e formazione costituiscano uno dei business della rete. Il
termine è quindi equiparabile, nell'assunto anche se non nel significato, a
e-commerce. Dal punto di vista del significato il termine equivale a On line
Learning, anche se presuppone un concetto più ampio e un'articolazione più
complessa dell'offerta formativa.

Emoticons
Le emoticons (o "faccine") sono convenzioni comunicative usate nella
messaggistica in rete (sia nei messaggi via e-mail o forum che, soprattutto,
nel chatting in tempo reale) nate per integrare nella comunicazione a
distanza parte dell'apparato emotivo e paraverbale che arricchisce
solitamente la comunicazione in presenza. Utilizzando alcuni simboli o
combinazioni di caratteri, in pratica, si cerca di puntualizzare meglio il
senso di una frase o di un commento: la combinazione :-) esprime ad esempio
soddisfazione, mentre la combinazione :-( esprime tristezza o perplessità.
Col tempo le emoticons sono diventate quasi un vero e proprio linguaggio
simbolico per comunicare velocemente e sono largamente utilizzate in tal
senso anche nella messaggistica SMS dei telefoni cellulari.

FAD
La sigla indica la Formazione a Distanza. Si identificano solitamente 3
generazioni di FAD: la FAD di prima generazione è una formazione a distanza
di tipo tradizionale, ad esempio un corso per corrispondenza; la FAD di
seconda generazione punta sull'ausilio di sussidi multimediali, come le
videocassette o i Cd-Rom; la FAD di terza generazione punta sull'uso delle
tecnologie telematiche e si configura come formazione in rete in senso
stretto.

FAQ - Frequently Asked Questions
La sigla indica l'insieme delle domande che vengono poste più frequentemente
nell'ambito di un corso in rete o in qualsiasi altra esperienza in cui è
prevista interazione in rete. Alle domande più frequenti si cerca, di
solito, di rispondere in modo strutturato per guadagnare tempo: si
predispongono così archivi di domande e relative risposte, detti a loro
volta FAQ, suggerendo a chi partecipa a un corso on line o a chi ha richieste
da porre ad un interlocutore di consultare l'archivio per verificare se
esiste già una risposta al problema che si intendeva porre.

Forum
Ambiente di comunicazione in rete di tipo asincrono, basato in genere su
bacheche su cui è possibile lasciare dei messaggi o sotto forma di messaggi
di avvio di una discussione o come repliche (reply) ad altri messaggi.

Groupware
Piattaforme software integrate specificamente strutturate per supportare
interazioni di una certa complessità tra gruppi di persone che operano in
rete e attività collaborative a distanza. Gli ambienti groupware possono
essere più orientati ad agevolare le interazioni tra le persone (con
appositi strumenti per la messaggistica, forum, chatting o altro) o più
orientati ad agevolare la condivisione di risorse (scambio di files,
strumenti per la scrittura collaborativa).

Knowledge Base
L'insieme delle risorse e delle conoscenze su cui si può basare una
qualsiasi attività in rete. Una knowledge base può essere un insieme di dati
strutturato (sotto forma di archivi e database) o destrutturato (ad esempio
FAQ e insiemi di messaggi scambiati all'interno di un gruppo di
discussione). Una knowledge base è di solito il risultato di un processo di
knowledge management e come tale può essere il prodotto finale di un corso
online finalizzato alla costruzione collaborativa o alla condivisione di
conoscenze.

Learning Portal
Portale specializzato nella catalogazione o nella gestione dell'offerta
formativa in rete. Lo sviluppo dell'e-learning sta stimolando la nascita di
molti learning portal, il cui compito è svolgere una mediazione tra la
domanda di formazione a distanza e in rete, e l'offerta di percorsi
formativi formali o informali da parte di istituzioni reali o virtuali che
operano sul mercato dell'educazione on line.

Lifelong Learning
Termine che identifica qualsiasi forma di educazione continuativa
(letteralmente "che dura per tutta la vita"). L'educazione in rete, per le
sue caratteristiche di flessibilità, riusabilità dei prodotti e
riproducibilità dei processi si può considerare una risposta alle esigenze
della formazione continuativa.

Mailing List
Gruppo di discussione che opera in rete utilizzando i canali della posta
elettronica. Tecnicamente una mailing list è gestita da un apposito
software, detto listserver, il cui compito è memorizzare una lista di
indirizzi e-mail (gli iscritti alla ML) e inoltrare qualsiasi messaggio
destinato all'indirizzo cumulativo corrispondente alla lista di tutti i
nominativi iscritti. Una mailing list presuppone interazioni asincrone e una
caratteristica modalità comunicativa molti-molti: tutti gli iscritti,
infatti, ricevono tutti i messaggi.

Netiquette
Il termine è un neologismo sempre più usato che indica l'etichetta della
rete, ovvero l'insieme delle norme di comportamento che dovrebbero
regolamentare la comunicazione in rete per evitare forme di sovraccarico
comunicativo, incomprensioni, equivoci o situazioni più concretamente
difficili da gestire (come lo spamming, cioè l'invio di grandi quantità di
messaggi non richiesti a indirizzi di e-mail di soggetti ignari).

On line Learning
Il termine indica ormai in modo estensivo la formazione in rete, ovvero
l'insieme delle attività di formazione a distanza di terza generazione e
tutte le esperienze di apprendimento basate prevalentemente sulle tecnologie
telematiche.

Streaming
Tecnica di erogazione di materiali digitali in rete basata su un flusso
continuo di dati anziché sul completo scaricamento dei files dal server al
client. Il flusso continuo permette di eliminare i tempi di attesa
altrimenti necessari per scaricare i files (ad esempio audio o video) e di
attivare forme di broadcasting (erogazione di audio o video) attraverso
Internet.

Thread
L'andamento di una discussione in un forum o in una mailing list. Si
identifica un thread quando un messaggio provoca delle reazioni e delle
repliche, che a loro volta possono produrre reazioni e repliche. Sono state
messe a punto varie tecniche per monitorare l'andamento di una discussione
in rete e ricavarne indicazioni utili per una corretta gestione delle
interazioni: tipicamente queste analisi evidenziano o lo spessore della
discussione innescata dal messaggio (numero di persone che reagiscono), o la
profondità della stessa discussione (durata nel tempo).

Topic
Un argomento specifico oggetto di una discussione in rete o dell'attività di
un gruppo di discussione, generalmente proposto da un tutor, da un docente o
da un moderatore, talvolta da studenti autorizzati. Una volta posto
l'argomento, i componenti di una classe virtuale o gli iscritti a una
comunità virtuale possono decidere di intervenire o contribuire con nuovi
messaggi o replicando ai messaggi di altri, aprendo nel forum o nella
mailing list una certa quantità di threads. Essere off-topic, ovvero non
attenersi all'argomento in discussione, è una delle più frequenti violazioni
della netiquette.

Virtual Classroom
La classe virtuale (o aula virtuale) è l'insieme dei soggetti che
interagiscono in rete utilizzando una piattaforma tecnologica comune o un
set di strumenti in funzione di un comune obiettivo e nell'ambito di un
percorso formativo comune. È anche lo spazio virtuale all'interno del quale
avvengono le interazioni tra gli stessi soggetti. All'interno di un corso
on line possono crearsi più classi virtuali che, a loro volta, possono
identificarsi con altrettanti gruppi collaborativi o suddividersi in più
gruppi collaborativi.

 Il 12 gennaio 2003 alla lista dirigenti sulla comunicazione

Ho inserito nell'area FORUM del nostro corso
http://www.didaonline.it/dirigenti

un nuovo argomento dal titolo:
"La funzione di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni"

Questo titolo è stato preso da un testo di Gregorio Arena edito da Maggioli
Editore nella collana di Strumenti di Diritto Pubblico. Ho inserito anche un
recente articolo di Arena.
Questo tema vuole mettere in evidenza i nuovi principi del diritto
amministrativo e la comunicazione con i concetti di partecipazione,
semplicità, autonomia/responsabilità, distinzione tra politica e
amministrazione, sussidiarietà.
E' il percorso di rinnovamento dell'amministrazione pubblica in atto dagli
anni novanta e che ha coinvolto profondamente anche la scuola.

Da queste riflessioni e dall’intervista di A. si possono porre molte
domande ;
1. Le istituzioni scolastiche come sono coinvolte in questo processo di
comunicazione?;
2. Esiste uno specifico scolastico nel recepire le istanze dei cittadini?
3. Cosa vuol dire comunicazione interna e comunicazione esterna per una
scuola?

Spero di aver dato l'avvio ad un insieme di domande e riflessioni a cui
tutti voi potrete generosamente contribuire e di aver proposto elementi
utili al compito richiesto di:

>2) Preparare un file testo, ovvero un documento scritto, in formato
> *.doc, o *.rtf, o *.txt in cui si descrive con una mappa e/o un testo il
modo con
>cui si realizza il sistema di informazione e comunicazione della propria
Istituzione Scolastica.

a cui gia' alcuni di voi hanno risposto inserendo un file nell'area di
lavoro,

In AREA MATERIALI inoltre, ho inserito
Descrizione: LEGGE 7 GIUGNO 2000 n. 150 "Disciplina delle attività di
informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni" Gazzetta
Ufficiale n.136 del 13 giugno 2000

Cordialmente
Dani Scaini

Il 25 gennaio 2003 alla lista dirigenti sulle chat

Quali sono le caratteristiche di una discussione in chat?
La chat utilizzata nel nostro corso è una chat di tipo testuale.

http://www.didaonline.it/dirigenti/

Chi si collega vede una schermata divisa in finestre, nella finestra più
ampia ci sono i messaggi inviati dagli altri interlocutori (il nome di chi
scrive appare in grassetto blu, cui segue il messaggio vero e proprio) con
l'indicazione dell'ora in cui è stato inviato il messaggio. A destra c'e'
l'elenco degli utenti attualmente collegati.

In basso lo spazio in cui scrivere i propri messaggi con il pulsante SEND
per l'invio del messaggio, HELP  per l'aiuto e QUIT per uscire. E' quindi
una chat estremamente semplice.

Innanzitutto occorre tenere presente che quando si invia un messaggio in
chat non è possibile scrivere messaggi molto lunghi, c'è un limite al numero
di caratteri che si possono inviare (un po' come per gli sms dei cellulari),
per cui se si vogliono dire molte cose occorre spezzare il messaggio. Poi
che, per forza di cose, le conversazioni si sovrappongono: nel tempo che
occorre a rispondere ad una osservazione si sono aggiunti alla lista altri
tre o quattro messaggi.

E' quindi una comunicazione frammentaria, molto vicina per caratteristiche
ad una conversazione di gruppo ma priva degli elementi di
contestualizzazione (gestualità, prossimità fisica, espressioni facciali)
che in una situazione del genere aiutano ad orientarsi nella discussione.
In una chat è difficile riuscire a rispettare eventuali turni di intervento,
spesso ci si sovrappone senza volerlo, la comunicazione è ridondante e
capita che più interlocutori ripetano la stessa cosa. In una chat è poi
difficile mantenere una unica linea di conversazione, ma si aggiungono
sempre nuovi argomenti, altri apparentemente abbandonati vengono
improvvisamente ripresi.

Visto che in una chat i messaggi continuano ad essere visibili ancora per un
certo tempo dopo essere stati scritti, è possibile in ogni momento leggere i
più vecchi ed eventualmente riprendere un discorso fatto cadere.

Si può inviare messaggi privati ad un utente. Nessun altro vedrà questo
messaggio.
Un modo veloce per inviare messaggi privati è quello di cliccare sul nome
utente visualizzato nella colonna di destra.

Un modo per tenere traccia della discussione e' copiare (ctrl C) il testo ed
incollarlo sul Blocco Note e salvare poi il file.

Questo ci può aiutare a riflettere sul nostro modo di utilizzare la chat e
sull'uso della chat come strumento di comunicazione sapendone individuare
limiti e possibilità. Sarebbe utile poter inviare in questa lista
dirigenti@didaonline.it   eventuali vostre osservazioni su precedenti
esperienze di uso della chat.

Un cordiale saluto a tutti e rinnovo l'invito in CHAT per martedi' 28
gennaio alle ore 21.

Dani Scaini

Ed ancora sulla comunicazione online

Ritengo la comunicazione online efficace altrettanto di quella reale. Le
argomentazioni prodotte suscitano sempre una reazione negli interlocutori.
Il tutor comunica nelle maniere più consoni al momento del suo intervento,
sicuramente in un corso di E-learning la comunicazione online diventa
essenziale. Ritengo la chat un ottimo momento di comunicazione, ma il più
profondo, quello dove gli interlocutori riescono a essere più profondi
nell'esprimere i propri pensieri sia il forum. L'uno e l'altra non sono
consequenziali ma arricchiscono il prodotto finale. Più che di limiti
parlerei di adattamento alla situazione. Una comunicazione on line ha i
limiti che gli interlocutori pongono. Così come in presenza.


Mi trovo un po' in difficoltà a rispondere alle domande. Questo genere di
domande non mi aiuta - sottolineo non aiuta me, ma forse è utile per altri -
ad entrare nei processi reali. Mi sento più a mio agio con lo studio dei
casi. Potremmo ad esempio riflettere sui flussi comunicativi che stiamo
sperimentando, noi studenti. Ossia potremmo parlarne da un'ottica diversa,
ma reale. Il parlarne dal punto di vista del "si deve" è poi così utile?
Proviamo a contestualizzare le domande in situazioni reali. In questa
prospettiva ho la sensazione di esprimere, ma non altrettanto di comunicare.
Metto in linea, metto il segnalibro, esploro ... ma non comunico; partecipo
ad una sessione di chatting e qui un senso minimo di relazione mi viene
incontro. Ho la sensazione anche di comunicare E' la dimensione della
relazione che non sento evidente. Non mi dite che la difficoltà di
comunicare è insita nella tecnologia. Non mi convincereste. Ma voi che cosa
ne pensate? D.


Intendo per comunicazione on line quella relativa all'E-learning e
soprattutto a quella lezioni-studente e quindi a quella necessaria
tutor-studente ritengo che ci sia ancora molta strada da fare. Sarà
necessario predisporre un nuovo linguaggio di comunicazione in cui la
sintesi e gli strumenti multimediali ne sono a parte fondamentale. Sarà
necessario anche formare un modo diverso di concettualizzare l'apprendimento
rendendolo da un lato reticolare e dall'altro imbrigliandone le idee e gli
apprendimenti in mappe mentali (o concettuali), in schemi a blocchi e in
diagrammi di flusso ove rendere visibili le idee ed i punti focali. Sarà
quindi necessario approfondire i temi e rendere disponibili sotto le idee i
dettagli in livelli sempre più approfonditi e gli approfondimenti ed i
legami in links orizzontali. Sarà cura dello studente arrivare ai livelli di
dettagli o che gli sono più congeniali ed allargare le sue conoscenze degli
argomenti secondo i propri interessi. Il rischio più grande a cui è
necessario porre molta attenzione è l'individualismo e l'asocialità che può
generare il rapporto studente-computer-rete: una sorta di droga per la mente
e per il piacere dell'apprendimento che potrebbe far trascurare
l'apprendimento più faticoso sui libri. Volutamente non ho risposto alle 4
domande volendo aprire una discussione su alcuni pensieri che da tempo mi
frullanno nella mente. A. - 18/01/03


Mi sembra che hai colto uno dei punti di merito della comunicazione on line,
il fatto cioè che le sue caratteristiche comunicative cambiano a seconda
della situazione. Come noti tu la chat è più emotivamente coinvolgente ma
meno pregnante dal punto di vista dei contenuti, il forum meno coinvolgente
ma veicola contenuti più articolati. Nella chat si tende a scrivere in
maniera più informale, nel forum in modo più formale. Un buon tutor deve
rendersi conto di queste differenze, rifletterci per meglio utilizzarle e,
nel caso, farle diventare un momento di riflessione anche per gli studenti.

Sulle mailing list

Una definizione di "mailing list" (in italiano: "liste di distribuzione")
potrebbe essere la seguente:

Metodo di comunicazione in cui un messaggio di posta elettronica inviato ad
un sistema viene inoltrato automaticamente ad una lista di destinatari
interessati ad un dato argomento.

Finora (posta elettronica 4), davanti all'esigenza di inviare uno stesso
messaggio a più soggetti, abbiamo considerato la possibilità di inserire
singolarmente più persone come destinatari, oppure quella di utilizzare la
funzione del programma di posta di organizzare i nostri contatti in gruppi
(nickname).

Un passo ulteriore avviene con le cosiddette 'liste', che permettono lo
scambio di comunicazioni all'interno di un gruppo predefinito di persone.
L'idea è semplice: supponiamo che fra gli utenti Internet ve ne siano alcuni
che condividono un appassionato interesse per, ad esempio, le piante grasse,
o la poesia romantica tedesca, o la musica di Mozart. Queste persone possono
entrare in contatto reciproco e scambiarsi messaggi (in modo tale che ogni
messaggio spedito da una di loro sia ricevuto da tutte le altre)
iscrivendosi a una lista dedicata all'argomento di loro comune interesse.

Come suggerisce il nome, una lista non è altro che un elenco di indirizzi di
posta elettronica. Un elenco ospitato da uno specifico server della rete che
si preoccuperà di conservare la lista dei nominativi e provvedere
all'inoltro dei messaggi.

Questo server a sua volta, per ogni specifico gruppo di persone, si mostrerà
all'esterno con un proprio indirizzo di posta elettronica (come si trattasse
di una persona). Questo indirizzo di posta diventa dunque l'indirizzo del
gruppo di persone al quale si desidera siano distribuiti i messaggi. In
sostanza, si tratta di una sorta di servizio gratuito di fotocopie e
spedizione. Ogni messaggio spedito alla lista da uno qualunque degli
iscritti viene automaticamente 'rimbalzato' a tutti gli altri.

A occuparsi di tutte le operazioni connesse alla gestione di una lista (o di

più liste) - dall'aggiornamento dell'elenco degli iscritti all'inoltro
automatico dei messaggi - è un programma denominato listserver, che risiede
sullo stesso computer che ospita la lista.

Solitamente il listserver ha dei meccanismi automatici di gestione tali per
cui sia sempre possibile la creazione di nuovi gruppi di interesse (liste di
distribuzione) o l'aggiunta/cancellazione di ogni singolo componente ad una
determinata lista.

Esistono in Internet mailing-list praticamente su tutti gli argomenti
trattabili alle quali è possibile iscriversi per ricevere o scambiare
contributi via e-mail a specifici gruppi di interesse (tali liste prendono
anche il nome di "liste di discussione").

L'elenco delle liste esistenti è sterminato, e cresce costantemente. Alcune
liste sono moderate, possiedono cioè un moderatore umano
che decide quali messaggi far 'rimbalzare' dal listserver a tutti gli
iscritti. Un moderatore è spesso necessario nel caso di liste con tematiche
controverse - ad esempio politiche - per evitare che la lista sia soffocata
da messaggi polemici, o addirittura (succede) pieni di insulti.

Vi sono poi liste pubbliche e liste riservate (ad esempio, la nostra è una
lista riservata ai soli iscritti al Corso), liste bidirezionali e
monodirezionali (le prime consentono ad ogni membro di inviare un proprio
messaggio a tutti gli altri, le seconde consentono solo all'erogatore del
servizio di scrivere ai membri, come nel caso in cui si chieda ad una casa
editrice di essere informati sulle ultime pubblicazioni: sarà il comitato di
redazione ad inviare i messaggi alla lista, ma non i singoli soggetti).

Approfondendo ancora i forum

Un forum di discussione è un punto di incontro virtuale tra utenti della
rete che solitamente viene utilizzato per scambiare idee, opinioni, notizie,
suggerimenti su un dato argomento.

La discussione tra utenti di un forum avviene in forma differita (asincrona)
e, normalmente, tematica. Quando un utente accede ad un forum, trova
l'elenco degli interventi precedenti che può leggere (stampare e conservare)
e ai quali può rispondere o proporre nuove riflessioni.

La responsabilità del contenuto dei messaggi pubblicati nei forum,
naturalmente, è dell'autore.

I forum, sono come delle bacheche sul Web. Qui gli interventi delle varie
persone vengono lasciati alla visibilità di tutta la comunità.

I Web forum solitamente si presentano con una struttura gerarchicamente
organizzata, dove l'ordine di visualizzazione segue il criterio cronologico,
salvo gli interventi di replica che sono "agganciati" all'intervento al
quale è stato risposto.

Ogni intervento può infatti essere di "apertura" di un nuovo argomento (o
thread), oppure di "risposta" ad un precedente intervento.

Il tutto viene così assumendo una forma ramificata con interventi di primo
livello (quelli che aprono una nuova problematica) e interventi di risposta
(che possono essere di secondo livello se rispondono al principale, di terzo
se rispondono al secondo. e così via).

Consiglio il seguente web-forum su tematiche della scuola

Vuole aggiornare ancora sui motori di ricerca

Dopo il messaggio sulle net-etiquette,
sui forum di discussione e sulle mailing list
continuo ...
con due messaggi sui motori di ricerca.
Ciao
Dani
_______________

Un CDROM può essere paragonato ad un libro, un DVD ad un film. Questi
paragoni ci aiutano a capirli e ad affrontare le novità di cui sono
portatori.
Un motore di ricerca è invece qualcosa di nuovo, che non ha parentele se non
molto lontane con oggetti nel nostro mondo.
Il concetto di ricerca nel mondo reale è semplice: un algoritmo di
scansione, più o meno esaustiva, di un insieme di oggetti, con il confronto
di ogni oggetto che cade nel raggio d'analisi con le proprietà del modello
che è oggetto della ricerca.
Ma un motore di ricerca non funziona così.
Un MdR è fatto di due software e un database,
Il primo software, il crawler, non fa altro che esplorare tutta la rete WEB,
partendo dai domini di primo livello fino a scendere nelle pagine HTML più
basse, e cataloga il sito in base ad alcuni elementi che sono presenti nel
testo o in apposite proprietà del file (tag, etichette).
Un'altra possibilità per alimentare il database è quella diretta, per cui il
webmaster del sito si preoccupa personalmente di indicare al MdR le
caratteristiche del suo sito. Ogni MdR ha uno spazio riserato ai webmaster
per la segnalazione di siti.
Una volta preparato il database, il secondo software, il MdR vero e proprio,
analizza una stringa di interrogazione ("pollo AND wurstel") e restituisce
tutti i record del database in cui è presente questa combinazione di
proprietà.
Il punto chiave è l'ordine nella presentazione del risultato della ricerca.
Se un MdR fornisce pochi risultati, si suppone che sia "povero" e non verrà
consultato più. Se ne fornisce molti (diciamo più di 20) diventa difficile
esaminarli tutti per trovare quello che ci interessa.
E' per questo che i risultati vengono ordinati "per rilevanza". Cosa vuol
dire rilevanza?
Diciamo che se la parola "pollo "compare dieci volte nel testo di una pagina
HTML è abbastanza probabile che lì si parli di pollicultura o di cucina,
mentre se compare solo una o due volte è anche possibile che si parli
fondamentalmente di poker.
Bisogna ricordarsi però che le proprietà non sono oggettive, nel senso che è
solo l'autore delle pagine che decide quali termini includere nel testo o
nelle tag.
E' prassi comune (anche se non molto elegante e vivamente disprezzata
nell'ambiente) inserire alla fine della pagina HTML una serie di parole che
servono a "drogare" il motore di ricerca e fargli indicare una rilevanza più
alta per quel sito
E' facile immaginare che se tutti gli autori di pagine di pollicultura
inserissero ripetutamente la stringa "pollo pollo pollo pollo pollo… " alla
fine delle loro pagine, la rilevanza del loro sito salirebbe in proporzione
al numero di "polli".
Questo non è del tutto vero, perché i crawlers hanno imparato a eliminare le
ripetizioni banali.
E' anche possibile immaginare una politica di accordi tra la società che
gestisce il motore di ricerca e le società proprietarie di siti, che si
traduce o in un posizionamento più alto del proprio sito in qualsiasi
ricerca sull'argomento, oppure nella presentazione di un banner
pubblicitario molto visibile nella stessa pagina della ricerca proprio
quando è stata fatta una ricerca sull'argomento.


Consigli generali sull'uso dei motori di ricerca

Normalmente è sufficiente digitare una parola all'interno dell'apposito
campo e cliccare su cerca (o invia o ricerca o trova) per avere un elenco di
pagine che contengono la parola digitata. In genere sono elencate in ordine
di aderenza alla ricerca fatta (un sito che contiene 100 volte "didattica"
sarà visualizzato prima di uno che la contiene 10 volte). Ma spesso l'elenco
è molto lungo e trovare il sito che contiene veramente le informazioni che
sto cercando in quell'elenco può non essere agevole. Il consiglio che do in
questo caso è di cercare di essere più precisi nella formulazione della
ricerca.
Ecco alcuni modi per precisare la propria ricerca:
per cercare nomi propri è necessario scrivere la prima lettera maiuscola;
per cercare l'esatta sequenza di parole si deve includere la frase tra
virgolette. Es.: "software didattico" (cercando in www.altavista.com ho
trovato 1.839 pagine);
per cercare pagine che contengono le parole software e didattica (ma non
necessariamente in questa sequenza) è sufficiente scriverle senza virgolette
(cercando in www.altavista.com ho trovato 988.561 pagine). L'ordine in cui
sono inseriti i termini da cercare sono considerati significativi dalla
maggior parte dei motori di ricerca.
Ora un esempio di ricerca nelle directory di Virgilio .
Volendo trovare dei siti con risorse didattiche all'interno del data base di
Virgilio, posso cliccare sulla categoria education, poi didattica, e a
questo punto troverò la lista dei siti inseriti nel database a cui è stata
assegnata la categoria didattica.


Motori di ricerca, parte seconda, ...

http://www.google.it/
Google appartiene alla schiera dei motori di ricerca puri, non fa uso di
categorie. Le innovazioni particolarmente rilevanti di Google sono due.
A differenza di quasi tutti gli altri motori di ricerca, restituisce solo le
pagine che contengono tutte le parole cercate. In pratica inserisce
l'operatore logico AND (vedi l'uso dei motori di ricerca: ricerche
complesse) tra una parola e l'altra, mentre Altavista inserisce un OR (vedi
l'articolo sul funzionamento di Altavista), trovando perciò anche le pagine
che contengono una sola tra le parola cercate.
La seconda è costituita dalla tecnologia Page Rank. La tecnologia,
sviluppata da Google, sfrutta la rete di collegamenti tra pagine come
strumento organizzativo. Tanto più altri siti collegano una pagina, tanto
più questa sarà considerata importante dal motore di ricerca, e quindi sarà
posizionata in alto nella lista dei risultati. Ovviamente Google nel
compilare i risultati tiene conto anche della ricorrenza delle parole
cercate e della loro posizione nel testo.
Gli analisti di Google dichiarano che i complessi metodi di ricerca del
software non consentono l'interferenza dell'uomo: non è possibile "comprare"
un Page Rank più alto. Per il resto il metodo con cui vengono compilati gli
indici è sostanzialmente il classico: un software gira per la rete
raccogliendo pagine web, che poi vengono inserite all'interno di un database
distribuito su vari computer connessi ad Internet.
Google permette di personalizzare le modalità di visualizzazione della
pagina: si può scegliere la lingua, il numero di risultati per ogni pagina
(quello predefinito è 10). Da segnalare anche il pulsante "Mi sento
fortunato" che porta direttamente alla prima pagina nella lista dei
risultati della ricerca effettuata dall'utente. Il resto della lista non
verranno visualizzati.


Ricerche di base in Google

Ricerche di base

Per effettuare una ricerca con Goggle, immettere alcune parole descrittive,
quindi premere il tasto Invio (oppure fare clic sul pulsante Cerca con
Google) per elencare i risultati più rilevanti.

Google utilizza delle tecniche di corrispondenza molto sofisticate per
trovare parole che siano importanti e rilevanti ai fini della ricerca. Ad
esempio, quando Google analizza una pagina, esamina anche il contenuto delle
pagine associate, dando la precedenza a quelle in cui i termini ricercati
sono presenti in sequenza.

Ricerche con "and" automatico
Google visualizza solo le pagine che contengono tutti i termini ricercati,
aggiungendo automaticamente l'operatore booleano "and". Per limitare
ulteriormente la ricerca, è sufficiente aggiungere altri termini.

Parole comuni

Google ignora le parole ed i caratteri comuni, denominati anche "stop
words", scartando automaticamente termini come "http" e ".com" nonché alcune
singole cifre e lettere, dal momento che questi termini non aiutano a
restringere il campo di ricerca ma anzi contribuiscono a rallentare i tempi
di ricerca.

Utilizzare il segno "+" per includere parole comuni nella ricerca.
Ricordarsi di lasciare uno spazio prima del segno "+". Il segno "+" può
essere utilizzato anche per la ricerca di frasi.

Visualizzazione del contesto di ricerca

Tutti i risultati trovati da Google contengono una o più sintesi della
pagina Web, che mostrano il contesto in cui vengono utilizzati i termini
ricercati.

Ricerca di radici di parole (Stemming)
Per garantire la massima precisione nei risultati, Google non supporta la
ricerca di radici di parole ("stemming") né le ricerche con caratteri
"jolly". In altre parole, Google cerca solo le parole esatte digitate nel
campo di ricerca. Se si inserisce "googl" o "googl*", il risultato non sarà
"googler" o "googlin". In caso di dubbio, provare ad usare sia il singolare
che il plurale; ad esempio "linea aerea" e "linee aeree".

Lettere maiuscole/minuscole o accenti
Google non fa distinzione tra lettere minuscole e maiuscole poiché considera
tutte le lettere come minuscole. Ad esempio, digitando "google", "GOOGLE" e
"GoOgLE" si ottengono sempre gli stessi risultati.

Per impostazione predefinita, Google non riconosce accenti o altri segni
diacritici. In altre parole, se si digita [Muenchen] e [München] si
ottengono sempre gli stessi risultati. Per fare una distinzione tra le
parole, anteporre il segno +; ad esempio [+Muenchen] rispetto a [+München].

__________

Tutti i motori di ricerca permettono all'utente di scegliere tra due
modalità di erogazione del servizio: ricerche semplici e avanzate
(complesse).

1) Le ricerche semplici sono quelle che partono dalla frase da noi digitata
e ne ricercano la presenza di una o più parole che la compongono (in molti
motori di ricerca si può specificare se la ricerca deve estrarre le pagine
che contengono tutte le parole digitate, oppure è sufficiente che ne
contengano almeno una sola di esse; in generale la ricerca semplice tende ad
estrarre più dati possibili quindi si accontenta che nei documenti cercati
sia presente almeno una delle parole componenti la nostra frase).

Mettendo invece la stessa frase tra virgolette (es.: "safari fotografico in

Kenia") i motori di ricerca (tranne Excite) cercano solo l'esatta sequenza
che viene richiesta. Poichè in questo caso la frase non viene interpretata
come insieme di parole ma come esatta sequenza con cui ci si aspetta di
trovarle nel documento di destinazione.

È utile inoltre conoscere esattamente le specifiche caratteristiche di ogni
motore. Altavista, ad esempio, consente l'utilizzo dell'asterisco,
attraverso il quale si possono cercare tutte le pagine che contengono una
parola di cui si conosce solo l'inizio (ad esempio "cors*" troverà corso,
corsaro, corsetto, ecc.) oppure l'inizio e la fine mettendo l'asterisco tra
i caratteri.

2) Ricerche avanzate. Questo tipo di ricerca si basa sulla conoscenza degli
operatori logici (booleani) e consente di ottenere il massimo vantaggio dai
motori di ricerca. Attraverso le funzioni AND, OR, NOT (a cui a volte si
aggiungono altre, come ad esempio: NEAR) è infatti possibile gestire una
ricerca in maniera estremamente efficace.

Gli operatori logici che in alcuni motori possono anche essere inseriti come
operatori aritmetici (+/-) consentono di concatenare, spesso anche
attraverso l'uso di parentesi, più parole. Volendo ad esempio trovare una
serie di risorse che parlino dei "viaggi più economici per andare in Egitto"
inserendo in uno dei motori di ricerca la parola "viaggi" avremmo oltre
cinquantamila risposte. Raffinando la ricerca inserendo "viaggi economici in
Egitto" avremmo un esito migliore (meno di trenta risultati in Arianna) ma
non ancora l'ottimale. In questo modo, infatti, ci saremmo preclusi quelle
risposte che invece di "viaggi" hanno utilizzato il termine "vacanze" e,
magari, invece di "economici" la parola "offerte".

Una buona formulazione con l'utilizzo di operatori logici potrebbe quindi
essere fatta in questo modo:

("viaggi" or "vacanze" or "escursioni") and ("economici" or "offerte" or
"sconti" or "scontati") and ("Egitto" or "Nilo" or "Piramidi")

Da notare che in molti motori di ricerca le parole chiave devono essere
distinte dagli operatori logici attraverso l'uso delle virgolette. Inoltre,
al posto dell'operatore AND, nei motori che lo consentono, è spesso più
opportuno l'utilizzo dell'operatore NEAR che individua le parole che in un
testo sono distanti tra loro non più di dieci parole. In questo modo infatti
si eviterebbe di incappare in un sito che parli di Egitto. ma non in
relazione con i "viaggi" che magari sono invece riservati ad un altro paese
descritto nella stessa pagina.

Se l'intento era di trovare i viaggi economici in Egitto, impostando una
ricerca con gli operatori logici circoscrive adeguatamente ed efficacemente
il problema: in questo caso i risultati ora ottenuti sono poco più di una
ventina (utilizzando il server Altavista statunitense). Da notare che il
server italiano contiene meno dati di quello statunitense e quindi può
portare risultati inferiori.

E' quindi facilmente comprensibile l'importanza di avere prima le idee ben
chiare su ciò che si vuole trovare, per evitare estenuanti attese e
risultati inutili. Il modo più facile per trovare subito ciò che si cerca è
di avere ben chiare le parole chiave più significative dell'argomento della
ricerca.

Ricordarsi infine che esiste la possibilità, in alcuni motori, di
specificare se una determinata parola debba essere cercata all'interno
dell'URL invece che nell'intero documento. In questo caso basta specificare
URL:testo (come nel caso: "URL:unifi" cercherà risposte solo nelle pagine
delle risorse che hanno come parte dell'indirizzo Internet unifi, ovvero
probabilmente all'interno dei soli siti Internet dell'Ateneo fiorentino).

Ed ancora

Ogni messaggio compie almeno tre passaggi per giungere dal computer del
mittente a quello del destinatario. Il messaggio (1) viene composto sulla
macchina del mittente (il quale, provvede anche a conservarne una copia).
Dalla macchina del mittente arriva al server di posta (2) del proprio
provider (ovvero della società con la quale il mittente ha stipulato il
proprio contratto di accesso ad Internet. Es.: TIN.IT, LIBERO.IT,
TISCALINET.IT, ecc). Da qui viene trasferito al server del destinatario (3)
che potrebbe essere anche la stessa macchina nel caso i due corrispondenti
usino lo stesso provider. Nel server del destinatario il messaggio viene
conservato fino a quando il destinatario non si connetterà in rete e
deciderà di "scaricarlo" sulla propria macchina.

I server di posta (mittente/destinatario), essendo attivi on-line 24 ore al
giorno, permettono l'inoltro e la raccolta di messaggi destinati ad utenti
anche momentaneamente assenti o sconnessi: sarà quindi il server del
destinatario a conservare i messaggi in attesa che l'utente sia in linea.

Esistono oggi principalmente due modi per gestire la propria posta
elettronica:
a) utilizzando un browser Web come: Explorer, Netscape, Opera, ecc. (se il
provider lo consente);
b) utilizzando uno specifico programma (detto anche "mailer") come ad
esempio Outlook Express, Eudora, Pegaso, ecc.

Nel primo caso la posta elettronica non viene mai scaricata dal server di
posta dell'utente, ma viene solo vista e gestita nel momento in cui questo è
"on-line". Lo svantaggio evidente di questo modo di operare è di non poter
conservare (e quindi utilizzare) sul proprio computer i messaggi
(inviati/ricevuti). Il vantaggio è che da qualsiasi computer, in qualsiasi
parte del mondo, sarà sempre visibile la propria posta senza la necessità di
configurare alcun programma.

Nel secondo caso il programma di posta elettronica consente una più
accurata gestione dei messaggi (ordinamento, categorizzazione), ma
soprattutto consente la possibilità di lavorare "off-line" con notevole
risparmio sui tempi di connessione.

L'interfaccia di Outlook Express presenta tre zone:
1. Le cartelle (dove sono solitamente presenti quattro "contenitori"
principali per la gestione della posta. Si tratta di posta eliminata, posta
in arrivo, posta in uscita e posta inviata. Nell'esempio illustrato sotto,
tra le cartelle disponibili è stato scelto di lavorare con la posta in
arrivo (la scelta avviene con un semplice clic del mouse sopra la voce
prescelta). L'area di lavoro sulla destra si presenta quindi con due
differenti zone: in alto l'elenco della posta, ovvero i messaggi presenti in
questa cartella (2), in basso l'anteprima del messaggio (3) evidenziato
all'interno della cartella.
2. Elenco della posta contenuto nella cartella selezionata in "elenco
cartelle" (nell'esempio illustrato sopra, nell'Elenco cartelle, è stato
scelto di lavorare con la posta in arrivo (la scelta avviene con un semplice
clic del mouse sopra la voce prescelta). L'area di lavoro sulla destra si
presenta quindi con due differenti zone è quindi trasformata (in questo caso
suddividendosi in due zone) in maniera da permettere nella parte alta la
visualizzazione di tutti i messaggi ricevuti, nella parte bassa la lettura
del messaggio selezionato. Nel caso di un primo utilizzo, a differenza di
quanto raffigurato nell'immagine sotto, le due aree potrebbero però
risultare vuote (non avendo ancora ricevuto messaggi).
3. Anteprima del messaggio evidenziato nel precedente "elenco posta". Si
tratta di una visualizzazione ridotta del messaggio selezionato: facendo
doppio clic con il mouse sul messaggio (in 2) se ne può ottenere una lettura
migliore.

Vediamo ora meglio le funzioni delle cartelle presenti nell'Elenco cartelle:

1. Posta in arrivo è il componente visualizzato nella finestra di lavoro
quando si avvia Outlook: è il posto in cui vengono raccolti tutti i messaggi
ricevuti (probabilmente il "luogo" dove si trascorrerà la maggior parte del
tempo lavorando con la posta elettronica).

2. Posta inviata conserva i messaggi da noi prodotti e destinati ai nostri
corrispondenti

3. Posta eliminata ha naturalmente le stesse funzioni del cestino. Tutti i
messaggi che non si desidera conservare sono cestinabili e finiranno in
questa cartella prima di essere definitivamente eliminati. Per cestinare un
messaggio ci sono vari modi, tutti più o meno simili a quelli necessari per
eliminare un file, ovvero dopo aver selezionato il messaggio da eliminare
(cliccandoci sopra, nella zona alta (vedi immagine sotto) deve essere
evidenziato in blu): 1. Fare clic sul pulsante rappresentante una "X"
(elimina), 2. trascinarlo con il mouse nella cartella "posta eliminata", 3.
Premere il tasto "CAN", 4. Dalla tendina "Modifica" scegliere la voce
"Elimina".

4. la cartella posta in uscita, invece, conserva i messaggi da noi preparati
e inviati, ma non ancora trasferiti al nostro server. Questo avviene
soprattutto quando, lavorando "off-line" si preparano vari messaggi, e si
attende il momento della connessione per spedirli.

5. la cartella bozze, è stata pensata invece per contenere i messaggi ancora
in fase di scrittura. Si possono salvare all'interno di questa cartella le
bozze di messaggi, ad esempio, ai quali non abbiamo ancora pensato ad
indicare il destinatario...

=============

Continuo con le riflessioni sulla posta elettronica..

Per creare un nuovo messaggio è possibile agire in vari modi (come per ogni
programma Windows). Ad esempio si può fare clic nella barra degli strumenti
sul pulsante Nuovo messaggio (il primo bottone a sinistra, quello con la
busta).

Nella casella (pulsante) "A.", dovrà, naturalmente, essere digitato il nome
del destinatario (o dei destinatari) del messaggio. Mentre nella casella
(pulsante) "Cc." andrà indicato l'eventuale nome del destinatario (o
destinatari) di una copia per conoscenza. Proprio come nella corrispondenza
tradizionale, esistono quindi i ruoli del destinatario principale e degli
informati.

Quando si parla di digitare il nome si intende, naturalmente, il nome
corrispondente all'indirizzo di posta elettronica della persona con la quale
vogliamo comunicare. Nel caso di Internet è cioè necessario specificare l'
intero e-mail address, ovvero l'indirizzo completo di posta elettronica.

In Internet le persone vengono individuate attraverso la composizione del
nome dell'utente, più il simbolo @ (da leggere: "at", cioè presso), e infine
il nome dell'elaboratore su cui questo lavora. Un nome di questo tipo viene
generalmente indicato come indirizzo di posta elettronica della persona.

Abbiamo definito pulsanti i simboli "A." e "Cc." antecedenti al campo nel
quale è possibile scrivere i destinatari dei propri messaggi perché
facendoci clic sopra questi aprono la funzione "rubrica" che consentirà di
attingere da nominativi precedentemente memorizzati, come vedremo in
seguito.

Nella casella Oggetto (subject), come nella posta tradizionale deve essere
specificato l'oggetto, ovvero il motivo, della comunicazione.

Comporre quindi il testo desiderato nello spazio previsto per il contenuto
del massaggio (body).
Al messaggio di posta elettronica, come detto, è possibile anche allegare
dei files (documenti word, excel, ecc.). Viene aperta una finestra che
permette di sfogliare le risorse del computer (o di rete) alla ricerca del
file da inviare (vedi scheda successiva).

Una volta completate le operazioni di preparazione del messaggio è
sufficiente fare clic su Invia per spedire il messaggio. Se, invece, è
necessario aspettare prima di inviarlo è possibile salvarlo per un suo
successivo completamento ed inoltro (verrà quindi conservato nella cartella
"bozze").

E' fondamentale che il campo "Oggetto" (nelle versioni inglesi "subject")
venga compilato correttamente. In base a questo campo, infatti, sarà poi
possibile per il destinatario (dall'Elenco posta) riconoscere il contenuto
dei messaggi, evitando così di aprirne più di uno prima di arrivare ad
individuare quello cercato.

Inoltre, attraverso questo campo, è possibile attivare degli automatismi (o
"regole") che consentono, ad esempio, l'automatica collocazione dei messaggi
in arrivo, in una specifica cartella.

============

Ogni programma di posta elettronica consente di memorizzare in un'apposita
rubrica i nominativi delle persone con le quali si hanno scambi epistolari.
Le ultime versioni di Outlook Express aggiornano addirittura in maniera
automatica la rubrica aggiungendo i nominativi di ogni persona che ci ha
scritto ed alla quale si è provveduto a rispondere, ovvero con la quale
abbiamo iniziato a comunicare (funzione che è attivabile o disattivabile a
partire dal menu "Strumenti", voce "opzioni", cartella "invio", al punto:
"Aggiungi automaticamente i destinatari delle risposte alla rubrica").

La prima finestra è quella di Outlook (il pannello di controllo della
posta), premendo il pulsante "Rubrica" (con l'agendina per "icona") si apre
la rubrica degli indirizzi. Questa potrebbe presentare già alcuni nominativi
se il proprio programma ha la funzione automatica poc'anzi citata attiva.
Per aggiungere un nuovo nominativo è sufficiente premere il pulsante/icona
"Nuovo" sulla barra degli strumenti, quindi scegliere "Nuovo contatto". Per
modificarne uno già esistente premere invece "Proprietà" e quindi spostarsi
nella cartelletta "Nome".

Da notare che è possibile utilizzare la rubrica anche per memorizzare altri
dati (come i numeri di telefono o l'indirizzo) che ci consentono di
organizzare al meglio i contatti. E' importante inoltre notare che
l'indirizzo di posta elettronica è una cosa diversa dal nome e cognome della
persona. Nel caso dell'opzione "aggiunta automatica", infatti, non sempre il
nome e cognome della persona vengono correttamente inseriti negli specifici
campi. Sta quindi a noi, entrando con l'opzione "modifica", effettuare le
correzioni necessarie.

Gruppi

Analogamente alle persone è possibile creare dei gruppi di persone. Questo è
utile nel caso in cui una serie di persone sia per noi accomunabile da
interessi simili, come ad esempio qualora queste condividano uno stesso
hobby, un lavoro, una associazione, una frequentazione, ecc.. In questo caso
è possibile creare un gruppo che li comprenda poi tutti.

È quindi possibile inviare un messaggio non ad ognuna delle persone
singolarmente, ma al gruppo di posta elettronica (o "alias") che ne contenga
i nomi. In questo caso sarà così sufficiente digitare il nome del gruppo
nella casella "A" quando si inviano i messaggi. È possibile creare diversi
gruppi e aggiungere una stessa persona (contatto) a gruppi diversi.

Per creare un gruppo nella Rubrica fare clic sul pulsante "Nuovo" sulla
barra degli strumenti, quindi scegliere "Nuovo gruppo". Verrà visualizzata
la finestra di dialogo "Proprietà" nella quale sarà poi necessario
attribuire un "Nome gruppo" digitare il nome del gruppo e quindi provvedere
ad aggiungerne i singoli nominativi.

In alternativa ai gruppi, che sono appunto insiemi di persone da noi creati
e conservati nella rubrica del nostro computer è possibile l'utilizzo delle
mailing-list che sfruttano lo stesso meccanismo ma conservano la lista dei
nomi su uno specifico server

Per inviare messaggi a più destinatari è quindi possibile utilizzare i
gruppi come appena visto.

Nel caso in cui l'inoltro di uno stesso messaggio a più persone abbia
carattere di sporadicità (come ad esempio la segnalazione di un'iniziativa a
persone che pur non frequentandosi potrebbero essere interessate all'evento)
è possibile selezionare nella casella "A" (o "CC"), aprendo la rubrica, più
persone, oppure digitando direttamente nella finestrella gli indirizzi di
posta elettronica intervallati da punti e virgola:

Operando nel modo sopra descritto i destinatari di uno stesso messaggio
vedono anche gli altri vostri corrispondenti.

La cosa può non essere piacevole e, in ogni caso, dà la sensazione di poca
attenzione all'individuo. Il destinatario si trova infatti accomunato ad
estranei dei quali, magari, non è neppure a conoscenza. In questo modo,
infine, si distribuiscono spesso incautamente indirizzi a terzi senza che si
sia stati espressamente autorizzati da ogni destinatario.

La soluzione a questo inconveniente è nell'utilizzo di una terza casella
nella quale è possibile inserire i destinatari la "CCn" (in altri programmi
viene chiamata BCC). In questo caso i destinatari non verranno mai
visualizzati nell'intestazione (header) del vostro messaggio. L'utilità di
questa opzione è quella di nascondere la visualizzazione dei vari
destinatari preservandone così le rispettive privacy.

=========

La funzione "Rispondi" (spesso malamente tradotta dall'inglese "Reply" in
"replica") è utile per rispondere ad un messaggio ricevuto senza la fatica
di dover creare un nuovo messaggio e selezionare nuovamente il destinatario.

Per inviare una risposta è sufficiente eseguire le seguenti operazioni:

Fare clic sul pulsante "Rispondi" (per inviare la risposta al solo mittente
del messaggio) oppure "Rispondi a tutti" (per inviarlo a tutti coloro che
hanno ricevuto in copia il messaggio inviato dal mittente). Outlook aprirà
una "finestra di risposta" simile a quella d'invio di un nuovo messaggio
(che abbiamo visto). Si noti, però, che le caselle "A." e "Oggetto" sono già
compilate e che il messaggio originale apparirà sotto il punto di
inserimento lampeggiante. E' infatti consuetudine, nella comunicazione
elettronica, rispedire al mittente anche il messaggio originale per
agevolarlo nella comprensione della risposta che stiamo inviandogli. La
comunicazione elettronica provoca infatti una proliferazione di comunicati e
sapere a quale messaggio (tra i tanti) si riferisce una risposta può essere
utile.

Digitare quindi il testo della risposta nel corpo del messaggio (o chiosare
variamente il testo al quale si risponde)

Fare clic su "Invia" per inviare il messaggio.

Funzione "Inoltra"
Una funzione per certi versi simile al "rispondi" è "Inoltra".
Se si riceve un messaggio che si pensa possa interessare un collaboratore,
ovvero che è stato inviato a noi ma sarebbe stato più giusto fosse inviato
ad altri, è possibile inoltrarlo in modo molto semplice. Basta infatti fare
clic sul bottone "Inoltra". Outlook aprirà una "finestra" simile a quella d'
invio di un nuovo messaggio (come visto).


Per inserire un allegato (ovvero un documento esterno al messaggio di posta
elettronica è sufficiente, in fase di composizione di un messaggio di posta
(sia esso nuovo, una replica o un inoltro) premere il pulsante "Allega" (con
l'icona della grappetta) oppure selezionare dal menu a tendina "Inserisci"
l'opzione "Allegato".

Sarà quindi possibile, attraverso una finestra di ricerca di file su disco
(tipo il "Gestione risorse di Windows") selezionare il documento che si
desidera allegare. fare attenzione alle dimensioni del file che si intende
spedire. File molto "ingombranti" è bene comprimerli con appositi programmi
(come ad esempio il Winzip http://www.winzip.com/).

Se si inviano e ricevono molti messaggi di posta elettronica che è
necessario tenere, converrà organizzare la cartella Posta in arrivo in modo
che i messaggi siano più semplici da trovare.

Come con le cartelle (directory) del vostro computer, è possibile creare
delle cartelle supplementari a quelle presenti in Outlook. Ad esempio se si
lavora contemporaneamente su molti progetti, si potrebbe scoprire che
converrà memorizzare la propria posta per progetto. Creando delle cartelle
in cui mettere i messaggi, è possibile suddividerli per categorie e tenerli
meglio organizzati. Supponiamo di voler creare una cartella nella quale
contenere tutti i messaggi del Corso di Perfezionamento:

Selezionare la cartella Posta in arrivo, quindi digitare dal menu "File",
l'opzione "Nuovo" e quindi "Cartella", infine nella finestra di dialogo che
comparirà digitare "Corso di Perfezionamento" e fare clic su OK.

Dopo aver creato un paio di cartelle in cui mettere i propri messaggi, è
sufficiente spostarci i messaggi attinenti trascinandoli con il mouse. È
anche possibile creare degli automatismi in maniera tale da spostare
automaticamente ogni messaggio in arrivo da determinati mittenti
direttamente nella sotto-cartella prescelta. Per fare questo è necessario
agire con l'opzione "Regole messaggi" (e quindi "Posta elettronica") dal
menu "Strumenti".

Un confronto fra la formazione in presenza e a distanza

In merito al tema della formazione in presenza e a distanza
presento l'argomento come risposta ad alcune domande.
Credo sia importante porsi molte domande e vi invito ancora a condividerle.

1. Quali sono le caratteristiche peculiari della lezione in presenza e per
quale motivo, nonostante le critiche ricevute, ha rappresentato per secoli
il modello didattico per eccellenza?

La lezione in presenza si svolge in un rapporto di compresenza
spazio-temporale tra l'allievo e l'educatore. Si basa su una originaria
unitarietà fisica tra il cucciolo e la madre. Fa riferimento alla storia
della cultura stessa inizialmente orale e su contesti operativi come quelli
dell'apprendistato.
L'avvento dell'istruzione formale ha in prevalenza istituzionalizzato
modalità derivate dalla originaria cultura orale assumendo come centrale il
vincolo della condivisione spazio-temporale.
Più soggetti vengono concentrati nello stesso luogo, indotti a svolgere le
stesse attività nello stesso tempo e a uniformare atteggiamenti e stili di
pensiero al modello vigente.
Caratteristiche principali:
· interazione alunno-docente (l'inflessione, il tono, la gestualità, la
mimica, la ridondanza della comunicazione orale aiutano la comprensione);
· semplicità di erogazione;
· abitudine e organizzazione dello studio;
· utilitaristico per la selezione di concetti più importanti e raccolta di
altre informazioni;
· possibilità di interagire con il docente e sentirsi parte di un gruppo;
· sostegno alla motivazione allo studio.


2. Quali sono le differenze sostanziali tra i modelli di comunicazione in
presenza, a distanza e mediata dal computer?

Comunicazione in presenza.
La comunicazione in presenza dipende dal qui e ora; non richiede tecnologie;
rende possibile una comunicazione uno a uno e uno - molti; usa la voce e gli
aspetti prossemici; mantiene il clima sociale; richiede presenza fisica ed
emozionale nel contesto di apprendimento.

Comunicazione a distanza.
La comunicazione a distanza è indipendente dal qui e ora; richiede
tecnologie di uso comune; rende possibile una comunicazione uno a uno e
uno - molti; comunicazione testuale e multimediale; orientata
all'introflessione; coinvolgimento nel percorso di apprendimento.

Comunicazione mediata da computer.
La comunicazione mediata da computer è indipendente dal qui e ora; dipende
dall'alfabetizzazione informatica; rende possibile una comunicazione uno a
uno, uno - molti, molti - molti; contrazione degli indici simbolici
paralinguistici ed extralinguistici e comunicazione ipertestuale; orientata
a sollecitare l'espansione e l'arricchimento del clima sociale; presenza in
uno o più contesti di apprendimento.


3. Quali sono i vantaggi "potenziali" della formazione in rete?

La formazione in rete sembra piu' adatta a livello di:
· Arricchimento delle idee; potenzia nel numero, consentendo a tutti di
prendere la parola e di prenderla in momenti diversi come nel web forum, le
possibilità di braistorming in presenza.
· Costruzione di un archivio condiviso; in cui tutti possono esporre
osservazioni sul materiale degli altri.
· Costruttivismo di rete; quale si trova negli approcci in cui allievi usano
strumenti comuni per creare ambienti modelli.
Ulteriori fattori di forza riguardano risparmio di tempo e denaro negli
spostamenti, autonomia di elaborazione, velocizzazione ed esplosione delle
interazioni possibili, memoria del percorso didattico, ampliamento dello
scaffolding, flessibilità nelle forme di condivisione - cooperazione,
pubblicazione dei prodotti.


4. Quali sono le condizioni fondamentali attraverso le quali definire un
sistema di formazione a distanza?

Le condizioni fondamentali sono:
· separazione fisica e svincolo dalla contemporaneità;
· organizzazione didattica strutturata che la distingue dallo studio
individuale;
· presenza di collegamenti telematici;
· impiego sistematico di formazione remota, virtuale e vicaria;
· disponibilità di comunicazione a due vie;
· forma industrializzata di istruzione;
· dichiarazione formale circa criteri e regole di studio.

A presto
Dani Scaini

Ai dirigenti, rispondendo ad un collega sui progetti

Ho cercato di interpretare le domande di V., che ringrazio

e ho aperto in:

 AREA FORUM

Riflessioni sulla stesura dei progetti (domande, risposte, proposte, commenti ...

 L'incontro in presenza del 13 e 14 febbraio 2003

Nell'incontro in presenza del 13 febbraio si è conclusa la prima parte del nostro corso con l'esame dei temi affrontati.
Nella giornata del 14 febbraio abbiamo aperto la seconda fase del corso
orientandola ad un percorso più applicativo e produttivo.
L'idea è che ogni corsista prepari un progetto di miglioramento del sistema di informazione e comunicazione
della propria scuola in modo da applicare le conoscenze e le riflessioni fatte in un contesto concreto. 

Ho inserito in AREA MATERIALI

 Progetti di miglioramento / Schede progetto

 La stesura del progetto potrà essere svolta utilizzando i modelli e le schede che ho messo nell'area materiali. Ho curato questa parte in modo da offrire degli strumenti forse un po' impegnativi ma sicuramente utili per arrivare ad una progettazione che possa essere gestibile nel caso voleste realizzare il vostro progetto.
Le varie fasi di progettazione saranno discusse ed approfondite insieme e si concluderanno nell'incontro del 13 e 14 maggio in presenza dove potrete illustrare i vostri progetti.

Ho inserito in AREA MATERIALI
Valutazione corso
Presentazione dei temi della prima parte del corso
Slide in PowerPoint di presentazione della sintesi degli argomenti trattati nella prima parte del corso

 CHAT

Ci siamo dati appuntamento in Chat

martedì 25 febbraio alle ore 21

potremo approfondire ancora il tema della stesura dei progetti.

 Un caro saluto a tutti

Dani Scaini

 Volevo chiedere ai colleghi che hanno dato i loro contributi al forum, che ho trovato stimolanti e costruttivi,
come mai questa risorsa si è improvvisamente inaridita? C'è forse qualche altro canale per comunicare?
Qualcuno che ha partecipato all'ultimo incontro de visu, potrebbe spendere qualche parola
per illustrare in modo più dettagliato il compito che dobbiamo fare? Ringrazio chiunque voglia rispondere.
Ciao a tutti.

V. C.

Nella chat

Rinnovo l'invito per la CHAT di questa sera, martedì 25 febbraio alle ore
21.
Nell'incontro di chat potremo affrontare il tema della stesura dei progetti.

Informo inoltre che nell'area FORUM
      nella categoria "Riflessioni sulla stesura dei progetti "
      ho inserito un nuovo argomento di discussione sul tema
       "Osservazioni sulle fasi di pianificazione"
      con alcuni contributi in merito ad
        a.. Avvio di un progetto
        b.. Definizione degli obiettivi del progetto
        c.. Definizione delle ipotesi del progetto
        d.. Definizione dei vincoli del progetto
        e.. Preparazione di un piano di gestione degli obiettivi globali
        f.. Definizione dei risultati finali
      Spero si possa arricchire il tutto con i vostri contributi.
      Cordiali saluti
      Dani Scaini

Ed ancora per precisare

L'impostazione generale del nostro corso ha previsto una "prima fase" in cui
si sono affrontati i temi correlati con il titolo del corso, unitamente
all'uso di strumenti on line di comunicazione.
Una "seconda fase" di progettazione in cui integrare le conoscenze e gli
strumenti utilizzati in un progetto "utile per i corsisti".

Questa impostazione pur corretta metodologicamente richiede alcuni
chiarimenti e precisazioni, considerando anche una certa difficolta' che mi
sembra emerga nell'affrontare questa seconda fase del corso.

Nella prima fase, ormai conclusa, l'obiettivo generale e' stato quello di
sperimentare l'utilizzo dei più diffusi strumenti di comunicazione in
Internet (chat, mailing list, forum, piattaforma e-learning, web) per
esaminare, condividere, discutere le tematiche fondamentali oggetto del
corso (che ho evidenziato in una presentazione in area materiali/valutazione
corso).

Per svolgere la seconda fase e' richiesta la stesura di un progetto di
miglioramento del sistema di informazione e comunicazione della propria
scuola.
Per facilitare la scrittura del progetto sono stati forniti dei modelli di
schede che ne evidenziano i vari passaggi logici.
L'idea di stendere un progetto presenta, a mio avviso, i seguenti vantaggi.
1. Autonoma gestione del processo di apprendimento dove ognuno può
scegliere il livello di approfondimento e l'inclusione o meno di temi di
interesse.
2. Un approccio applicativo dove le conoscenze possono essere applicate in
un contesto concreto e gli strumenti on line utilizzati nel corso non sono
soltanto elencati ma devono essere coerentemente integrati per raggiungere
gli obiettivi del proprio progetto.
3. La stesura di un progetto permette il suo riutilizzo, in tutto od in
parte, a proprio vantaggio anche quando il corso e' terminato.
4. E' possibile ed auspicabile far convergere le competenze e le idee di
tutti i partecipanti al corso per esaminare e perfezionare il proprio
progetto.
5. Il risultato finale dipende dall'impegno del corsista e dalla
collaborazione dei colleghi e non soltanto dal materiale prodotto dal
docente (e questo e' un vantaggio anche per me).

In un prossimo intervento mi piacerebbe affrontare il tema della
progettazione con la stretta interdipendenza tra sistema di
concettualizzazione e sistema di valori. In breve vorrei evidenziare come
stendere un progetto aiuti anche a dare significato, attribuire un senso a
quello che si sta facendo.

Ora chiudo qui in attesa dei vostri commenti e riflessioni.

Un cordiale saluto
Dani Scaini

Ai dirigenti in rete sugli weblogs

Cos'è un weblog

Il web log è uno spazio virtuale autonomamente gestito che consente di
"pubblicare in tempo reale" notizie, informazioni o storie di ogni genere.
E' dunque un nuovo modo per "esprimersi" in rete in modo facile (non è
necessario conoscere l'HTML) e veloce (si apre in 5 minuti ed è come
scrivere con Word). Una nuova tipologia di sito Internet a metà tra i
newsgroup, le pagine personali e i portali d'informazioni.

http://www.splinder.it

Nati in USA da poco tempo e subito diventati di moda, i weblogs (termine di
origine anglosassone e di ambito informatico, derivato da web+log) sono oggi
presenti in numero crescente anche in Italia.

Si tratta di un fenomeno piuttosto interessante, che attualmente occupa le
copertine di molte riviste informatiche. Un weblog è in realtà un sito
piuttosto semplice e di facile orientamento, costruito su un'unica pagina
che raccoglie notizie (post) inviate dall'autore del blog ed aperte ai
commenti dei lettori.
Un weblog tende quindi a configurarsi come una comunità, centrata
sull'autore del sito e sui suoi interessi condivisi da un certo numero di
visitatori.

La natura del weblog è varia ed esistono già motori di ricerca appositamente
pensati per questo universo. Generalmente troviamo weblogs "intimistici" o
"diaristici", centrati cioè sulle riflessioni, più o meno private, sui
pensieri a voce alta e sugli appunti esistenziali di singoli. Questo genere
di weblog ha un forte interesse sociologico, ma spesso è fine a se stesso e
tendenzialmente crepuscolare.

Molto più interessanti i weblogs che fanno "giornalismo" dal basso, dando
voce a realtà, anche individuali, di particolare importanza: dal mondo della
società civile a quello dell'economia, o dell'informatica, o del libero
pensiero, ecc.. Qui ci troviamo davanti ad un network di idee, libero e
spontaneo, animato da privati cittadini, che tende a saldarsi verso il
basso, capace di offrire terreno fertile di informazione e crescita per una
vasta comunità di utenti.

Infine abbiamo i weblogs legati ad associazioni, a movimenti o gruppi
associati, che danno conto di realtà quotidiane diffuse ma spesso senza
possibilità di espressione sui canali ufficiali di comunicazione. A questo
livello, i weblogs costituiscono sicuramente un fenomeno molto interessante,
che merita di crescere ed incontrare il favore dei naviganti di Internet
alla ricerca di informazione non manipolata o controllata da stampa e tv.

Ho provato ad aprire un weblog per la mia scuola, potete dare un'occhiata e
poi mi dite cosa ne pensate
http://3circolo.splinder.it

Sempre sull’argomento weblogs del 5 aprile 2004

Nel sito
http://www.edublogit.org/
potete trovare varie informazioni sull'utilizzo
anche didattico dei weblog.

Ciao
Dani Scaini

L'utilizzo dei weblogs a scuola è pratica didattica corrente già da alcuni
anni, all'estero.
Esemplari i casi della British School of Amsterdam e della
Hunterdon Central Regional High School in Flemington, New Jersey.

In un recente numero della newsletter "Sophia" (24/9/2002) veniva citato il
caso di Mr. F., docente presso la British School of Amsterdam, che
utilizza da anni i weblogs con i propri allievi. Una visita diretta al sito
realizzato dal docente su questa tematica può essere veramente utile per
tutti: http://www.schoolblogs.com/. Tra i vantaggi didattici individuati: la
facilità di utilizzo, la possibilità di scrivere in un contesto più
stimolante rispetto alla classe, il superamento dell'uso passivo di
Internet, la produzione di contenuti in un ambiente che favorisce il
confronto continuo. La capacità dei weblogs, poi, di porsi come sistemi di
comunicazione dinamici ed aperti, facilmente aggiornabili, rende superflue
anche certe tradizionali intranet scolastiche poco utilizzate. Secondo Mr.
Ford le possibilità di utilizzo in ambito scolastico sono enormi, basta solo
dare spazio all'immaginazione. E' certo comunque che questi strumenti
contribuiscono a creare scrittori abituali, utilizzatori critici di
Internet, "corrispondenti" a distanza capaci di realizzare
dal basso vaste comunità di scambio. I siti delle classi di Mr.F. danno
immediatamente un'idea del coinvolgimento entusiasta dei suoi allievi:
http://class6f.manilasites.com/,
http://www.bsablogs.com/class6f/ .

Osservatorio AIE sull'editoria digitale

L'AIE (Associazione Italiana Editori) ha realizzato le prime due indagini
dell'Osservatorio sull'editoria digitale, in collaborazione rispettivamente
con l'ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) e con l'Istituto
IARD F. B.
La ricerca dell'ISPO riguarda il consumo di contenuti editoriali digitali
all'interno delle famiglie italiane, mentre l'indagine IARD si concentra
sull'utilizzo delle tecnologie nel lavoro quotidiano di studenti e
insegnanti.
Dalla ricerca ISPO emerge un massiccio utilizzo di Internet per accedere a
contenuti editoriali: tre internauti su cinque affermano di aver utilizzato
la rete negli ultimi sei mesi per scaricare o visualizzare materiale
educativo a supporto dello studio o del lavoro o per leggere i quotidiani on
line. L'indagine IARD evidenzia invece alcune contraddizioni nell'utilizzo
delle nuove tecnologie all'interno del sistema scolastico.

Le ricerche sono disponibili nella sezione Osservatorio del sito Sfera

http://sfera.libero.it/formatori/osservatorio.asp

 L'indagine IARD
http://sfera.libero.it/pdf/osservatorio_IARD.pdf

Libro Bianco su Innovazione Tecnologica nella Scuola (TIC)
Il "Libro Bianco su Innovazione Tecnologica nella Scuola e nell'Università",
pubblicato dal TIC (Technology and Innovation Council) in collaborazione con
il Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, nasce con
l'obiettivo di analizzare il sistema formativo italiano e quelli di altri
paesi europei, illustrando una serie di progetti volti all'ottimizzazione
dei processi di innovazione attualmente in atto. Il TIC è un network
costituito da più di 25 aziende aderenti a Business International, tra cui
Sfera, operanti nel settore dell'innovazione o caratterizzate da processi
produttivi altamente innovativi.
Clicca qui per scaricare il vademecum sull'e-learning (allegato al Libro
Bianco)
http://sfera.libero.it/pdf/Appendice_B.pdf

Il 7 maggio 2004 invia  un testo su Messenger

I messaggi istantanei sono dei messaggi di testo che possono essere inviati
a persone connesse ad Internet che utilizzano un programma di messaggistica
istantanea. Ogni messaggio viene recapitato in tempo reale, in questo modo è
proprio come chiacchierare con i tuoi amici. Qui sotto trovi le istruzioni
per cominciare a utilizzare MSN Messenger:

1 - Accedi a MSN Messenger
Se hai già un indirizzo di posta elettronica MSN Hotmail o MSN, vai
direttamente al passaggio 2.
Se non hai un indirizzo di posta elettronica MSN Hotmail o MSN, è necessario
ottenere un profilo Microsoft .NET Passport con il tuo indirizzo di posta
elettronica attuale o richiedere un nuovo account Hotmail gratuito.

2-  Accedi
Per poter utilizzare MSN Messenger, è necessario accedere.

Fai doppio clic sull'icona di MSN Messenger in basso a destra sullo schermo.
Digita l'indirizzo di posta elettronica e la password del tuo profilo
Passport.

 Aggiungi i tuoi amici e i tuoi familiari al tuo elenco contatti
Con MSN Messenger puoi comunicare in tempo reale con i tuoi amici e parenti
connessi ad Internet, in modo rapido, veloce ed economico (MSN Messenger è
GRATIS)!

Fai clic su Aggiungi un contatto.
Inserisci l'indirizzo di posta elettronica di un amico, di un familiare o di
un collega di lavoro.

 Invia un messaggio istantaneo
Per iniziare una conversazione con uno dei tuoi contatti:

Fai doppio clic sul nome del contatto.
Quando la finestra della conversazione si apre, puoi cominciare a scrivere
il tuo messaggio

Con MSN Messenger puoi

 Scegliere personalmente gli amici con cui vuoi comunicare
Chiacchierare on line con 14 persone contemporaneamente
Inviare messaggi istantanei in tempo reale gratuitamente
Usare le funzionalità audio e video per parlare e vedere chi vuoi
Scambiare fotografie, documenti e altri file istantaneamente
Personalizzare le tue conversazioni con sfondi e foto personali
Usare le emoticon per esprimere le tue emozioni
Cambiare soprannome ogni giorno in base al tuo umore
Giocare e divertirti on line con i tuoi amici
Ricevere notizie aggiornate in tempo reale tramite MSN Alerts
Tenerti informato quotidianamente con MSN Today
Salva le conversazioni più divertenti o più interessanti
Impostare il tuo software antivirus per la scansione dei file